I popoli della Namibia e la loro storia
I San o Boscimani e i Khoi Khoi, sono da sempre considerati gli abitanti originari della Namibia.
Quando i Khoi Khoi (del ceppo Ottentotto), vennero in contatto con i San, dettero origine al ceppo Khoisan. Ancora oggi i Boscimani, possono essere visti in alcune zone del Botswana e della Namibia, anche se pochissimi hanno mantenuto lo stile di vita originale. Il gruppo dell'area del fiume Kuiseb è un'eccezione, e mantiene a tutt'oggi lo stile di vita degli antenati allevatori di capre.
Circa 2400 anni fa numerose comunità di ceppo Bantu, provenienti da nord, si stabilirono in queste zone. Con una struttura tribale organizzata, a differenza dei Khoisan che vivevano in gruppi familiari, occuparono sempre più la scena e il territorio della Namibia.
I Khoisan furono spinti ai margini dei territori più favorevoli ed andarono ad occupare il deserto o le paludi dell'Okavangoo finendo per diventare gregari socialmente inferiori del ceppo Bantu ormai dominante.
Il processo di sottomissione continua ancora oggi, i Boscimani si stanno estinguendo.
Intorno al 1400 giunsero in Namibia gli Herero, popolo allevatore di etnia bantu proveniente dall'area del fiume Zambesi.
Gli Herero occuparono la parte nordoccidentale del paese entrando in conflitto con i Khoisan per questioni di acqua e di pascolo.
Da questo conflitto gli Herero ebbero la prevalenza scacciando i Khoisan e i Damara (la cui origine non è chiaramente accertata). A queste popolazione si aggiunge l'etnia Wambo che occupa la parte settentrionale del paese.

Il popolo Khoi Khoi in un'illustrazione di Samuel Daniell (1805)

L'arrivo dei primi esploratori europei
Questa è la fotografia del paese all'inizio del 1500, all'arrivo dei grandi esploratori europei Diego Cão e Bartolomeo Diaz che in due viaggi successivi furono i primi a sbarcare sulle coste della Namibia.
A loro seguirono una serie ininterrotta di mercanti, missionari e cacciatori bianchi durante tutto il secolo successivo.
Da una ulteriore immigrazione di esploratori olandesi provenienti dal Sud Africa fu definito con maggior precisione il valore e l'interesse del paese. Fu pertanto costituito un protettorato olandese nell'odierna Walvis Bay per anticipare e raffreddare qualsiasi iniziativa o pretesa da parte di inglesi, Francesi o Americani.
Frotte di missionari tedeschi colonizzarono di fatto la regione finché il generale Adolf Luderitz dichiarò il paese sotto "protezione" tedesca nominandolo da allora Africa Tedesca del Sudovest.
Era iniziata l'era coloniale, i paesi europei si spartivano l'Africa, nel 1890 venivano definiti in Europa i confini della Namibia, con l'Angola Portoghese, il Bechuanaland Inglese, e il Sud Africa Olandese dei Voortrekkers.
I delegati tedeschi, incapaci di mantenere la legge e l' ordine nel paese, fecero intervenire l'esercito tedesco che si acquartierò in Forti che possono essere visti ancora oggi un po' in tutto il paese.
All'esercito tedesco seguì una massiccia immigrazione di coloni dalla Germania fino alla prima Guerra Mondiale, quando il Sud Africa dei Voortrekkers, su pressione inglese si decise ad invadere la Namibia. Le forze tedesche furono sopraffatte fino al definitivo internamento in campi di prigionia a Tsumeb.
Il Sud Africa aveva ottenuto da quel momento oltre alla vittoria sul campo il mandato delle Nazioni vincitrici di amministrare la Namibia e quindi un gran numero di fattorie amministrate dai tedeschi, passò di mano ai coloni Sud Africani. La popolazione Bantu, veniva confinata in Homelands (bantustans), dando di fatto l'inizio all'apartheid Namibiana.

Bartolomeo Diaz (1450 – 29 maggio 1500)

Questa situazione durò fino al 1990, anno dell'indipendenza dal Sud Africa, ottenuta con una guerra civile che coinvolse anche stati non africani quali Cuba e Unione Sovietica. La lotta per l'indipendenza era iniziata nel 1950 con le pressioni dell'opinione pubblica internazionale aveva tentato ogni sorta di pressione sul Sud Africa per indurlo a lasciare la presa sulla Namibia.
L'interesse dei Sud Africani era volto al controllo delle ricchissime miniere di diamanti e minerali rari e faceva naufragare ogni tentativo di indipendenza. Finalmente negli anni settanta fu convocata una prima conferenza che coinvolgeva i gruppi etnici del Paese ad esclusione dello SWAPO, partito di opposizione supportato dall' Unione Sovietica.
Ma l'intervento dell'ONU fece includere il partito di opposizione e si giunse a un primo governo di transizione in cui il Ministero della Difesa del Paese e gli affari Esteri venivano delegati al Sud Africa, che manteneva una massiccia presenza militare. Il Sud Africa continuava a confrontarsi contro i "terroristi" dello SWAPO appoggiati dall'Angola e quindi dai Cubani.
Finalmente nel 1989 fu approvata la risoluzione ONU 435 che stabiliva il ritiro delle forze cubane dall'Angola e il Sud Africa ritirava le sue forze dalla Namibia. Finalmente il 21 marzo 1990 sotto la supervisione dell'ONU il paese diventava indipendente e venivano tenute le prime libere elezioni.
